Storia dell’evento

“SGRAFFITI A CASOLI”

SGRAFFITI A CASOLI è un’evento artistico nato nel 2006. Ne è promotore il “Comitato Casoli paese degli sgraffiti” con la collaborazione e il contributo economico del Comune di Camaiore.

Casoli, delizioso paesino tra le braccia delle montagne e lo sguardo che arriva fino al mare è di per sé un’oasi naturale di pace, bellezza e serenità, ma con l’evento SGRAFFITI A CASOLI diventa un borgo unico nel suo genere e richiama l’attenzione di molti visitatori da ogni parte del mondo.

Si svolge ogni anno nell’ultima settimana di maggio. In tali giorni vengono realizzati nuovi graffiti tradizionali sulle pareti esterne del piccolo borgo in omaggio all’artista Rosario Murabito che qui ha vissuto e operato dal 1954 al 1972. A lui si deve il primo graffito sulla piazza del paese e la sua abitazione è diventata oggi una casa museo gestita dal Comune di Camaiore.

Per ogni edizione dell’evento vengono selezionati artisti esperti in questa tecnica che dietro compenso progettano e realizzano opere che hanno per tema: ritratti e storie di Casorini, persone che qui hanno vissuto.

La tecnica dello sgraffito nell’immaginario comune di chi non è esperto d’arte, viene spesso associata alle pitture eseguiti su mura con bombolette di colore spray chiamate graffiti, ma gli Sgraffiti a Casoli si rifanno alla tecnica del graffito che ha radici ben più lontane.

Nel 1500 Giorgio Vasari scrive: “…pigliano la calcina mescolata con la rena e paglia abbruciata di colore scuro che trae in argentino…e con questa intonacano la facciata. Col bianco della calce di travertino, l’imbiancano tutta; et imbiancata ci spolverano su i cartoni, o vero disegnano quel che ci vogliono fare; e di poi aggravando col ferro, vanno d’intornando e tratteggiando la calce; la quale essendo sotto di corpo nero, mostra tutti i graffi del ferro, come segni del disegno…e questo è il lavoro che per essere dal ferro graffiato, hanno chiamato i pittori SGRAFFITO”.

L’antica tecnica dello Sgraffito era molto diffusa nel Rinascimento Toscano. Tecnica simile alla pittura in affresco, materiali e preparazione della parete è la medesima. Si sovrappongono più strati di intonaco di colore diverso e con strumenti metallici si incide la superficie,disegnando e scoprendo lo strato sottostante. Stesura dell’intonaco e incisione eseguita a fresco, in giornata prima che tutto si asciughi e non sia più possibile intervenire. Per le grandi superfici il lavoro dovrà essere diviso a “giornate”, cioè intonacando una porzione alla volta.

Curatore artistico: Franco Pagliarulo


History of the event

SGRAFFITI A CASOLI

Casoli, a delightful little village between the mountains and the view that reaches the sea, is in itself a natural oasis of peace, beauty and serenity, but with the event SGRAFFITI A CASOLI it becomes a unique village and attracts the attention of many visitors from all over the world.

SGRAFFITI A CASOLI is an artistic event started in 2006. It is promoted by the “Casoli paese degli sgraffiti committee” with the cooperation and financial contribution of the Municipality of Camaiore.

It takes place every year – the last week of May. On those days, new traditional graffiti is made on the outside walls of the small village as a tribute to the artist Rosario Murabito, who lived and worked there from 1954 to 1972. He’s credited with the first graffiti in the village centre piazza, and his home is now a museum run by the Municipality of Camaiore.

For each edition skilled artists of this technique are selected and paid a fee to design and create works with a theme as portraits and stories of “Casorini”(people of Casoli).

The sgraffito technique in the common imagination of those who are not art experts, is often associated with paintings executed on walls with spray cans of color called graffiti, but Sgraffiti in Casoli refers to the graffiti technique that has far more distant roots.

In 1500 Giorgio Vasari wrote: “…they take calcined lime mixed with sand and burnt hay of a dark color and with this they plaster the facade. With the white of the travertine cement, they whitewash it all over, and then they dust it on papers, or actually, they choose what they like to represent, and then aggravating with steel, they go all around and hatching the cement; which is of black colour underneath, it shows all the scratches of the steel, as marks of the drawing… so the result of what comes in the end from the scratched iron, is what the painters call SGRAFFITO“.

The ancient technique of Sgraffito was popular in the Tuscan Renaissance. A technique similar to a fresco painting, materials and wall preparation are the same. Several layers of plaster of different colors are superimposed and the surface are etched with metal tools, drawing and uncovering the underlying layer. Laying of plaster and engraving are done fresh the day before everything dries and it is no longer possible to intervene. For large surfaces the work will have to be divided into “days,” so plastering one portion at a time.

Art curator: Franco Pagliarulo